martedì 27 dicembre 2016

Osmiza starter pack

Continua la piccola guida mononica dedicata alle osmize, che in realtà xe la solita super scusa per far publicità al belissimo libro l'Osmiza sul mare, ovio!

Dopo:
  1. i dieci motivi per andar in osmiza,
  2. i cinque migliori personaggi da osmiza e
  3. le cinque peculiarità del vin de osmiza

ecco l'OSMIZA STARTER PACK, che riassume in un solo pupolo tutto ciò di cui avete bisogno quando andate in osmiza.




Bon, e adesso non vi resta che andare a comprare l'osmiza sul mare che non può mancare nel vostro starter pack!
Se no no i ve fa entrar in osmiza, ocio!

L'Osmiza sul mare lo trovate in tutte le librerie di Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
Oppure comodamente online a questo link.
O anche in formato ebook.



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venerdì 23 dicembre 2016

I dieci must del Natale triestino

Trieste, aria di Natale.
Ecco i dieci must del Nadale triestin.

  1. Scrivere una segnalazione al Piccolo sui alberi de Nadal croati perchè voi volevi invece de novo quei furlani.
  2. Far longhi con i Babbi Natale in giro perché noi volemo solo San Nicolò.
  3. Far la clanfa di Natale/Capodanno e cominciare il 2020 col squaraus beneaugurante.
  4. Scrivere una seconda segnalazione al Piccolo sui alberi de Nadal che forsi gnanca quei furlani no andava in realtà ben.
  5. Sentirsi più buoni ma mandare tutti a remengo lo stesso. Ma con più benevolenza. Tipo: "Bon dei se te vol te acompagno un saltin a remengo".
  6. Fare il presepio con tante lucete e anche un tre pinguini. E la cometa rigorosamente al contrario che no se sa mai che sufi bora anca in casa.
  7. Organizzarti per tempo per andare a prendere i regali. Il 24 pomeriggio, a sportelade (da cui l'etimologia di "sporta", la borsa ove riporli).
  8. Regalare una copia del libro più cocolo del mondo: le disgrazie del tran de Opcina (ah, publicità oculta! :P)
  9. Regalare una bozza di tocai ungherese a un furlan e veder se la ciapa ben.
  10. Fare l'albero. E poi scrivere una terza segnalazione al Piccolo che anche quel xe bruto e no xe più i alberi de una volta.






martedì 20 dicembre 2016

I 5 migliori personaggi da osmiza


Ebbene sì. Continua la serie delle monade da Osmiza.
Dopo i dieci motivi per andar in osmiza, le cinque peculiarità del vin de osmiza e la storia di Nosepolis, città del no se pol, ecco oggi i cinque migliori personaggi che si possono incontrare in osmiza.
Tutto questo, ovviamente, per pubblicizzare il nuovo bellissimissimo libro L'osmiza sul mare, che trovate in libreria a 10 euri oppure online a questo sito, al momento al quinto posto in classifica dei libri più venduti in Regione. Daghe!

I CINQUE MIGLIORI PERSONAGGI DA OSMIZA


  1. Quel cola chitara.
    Immancabile in una vera osmiza che si rispetti. Spesso accompagnato da quel cola fisa. Animerà la serata facendo cantare tutti Finanziere, el tram de Opcina, l'omo vespa e vi commuoverà con Marinaresca. Si alimenta a biceri de rosso.
  2. Quel cola chitara che sbaia.
    Assomiglia in tutto e per tutto a quel cola chitara.
    MA: tacherà banda con "le bionde trecce gli occhi azzurri e poi...". Non lascerà l'osmiza verticale. O per il troppo vino, o per le lignade dei muloni che voleva QUELA BELA CHE CONOSSI TUTI
  3. El petesson.
    Di solito in compagnia con l'imbriagon, el storto, el bevandela, Toni Piria, el duro, el carigo, l'ulmo, el pien, el ciolto, el ciapado, el spanto, l'imbalinado, el s'ciocado, l'impetardà, el spanado, el folgorado, el carburado, l'incandido, l'incatramado, l'incanfarado, el cusinado, l'imbumbido, el disfà, el dilanià, el rovinà, el disunì, el squaià e l'alegro andante con brio.
    Bon insoma tre quarti del'osmiza dei ;)
  4. El vecio che bati carte.
    Che gioca rigorosamente a cotecio, gioco che rappresenta lo spirito del triestino medio: o te ciapi tuto e te fa capoto, opur xe meo lassar che fazi i altri.
  5. El vecio che varda el vecio che bati carte.
    E commenta. E consiglia. E fa i conti. E sa a memoria tutte le carte uscite fino ad ora. E ha le mani dietro la schiena. E soprattutto, colleziona svariati biglietti di sola andata per andar a remengo.
  6. El vecio ranzido.
    Quello che l'osmiza una volta non era così. Ci si divertiva, ci si ubriacava, si spaccavano bottiglie, si guidava spolpi, si insultava la polizia, si finiva in carcere, ma sempre USANDO LA TESTA E COL MASSIMO RISPETTO PER GLI ALTRI. No come desso che i fa quel che i vol e no i ga pel cul nissun.
  7. La baba ranzida.
    Quella che dei no dir monade iera sempre cussì andemo casa.
  8. La baba patata.
    No, non è vero, non c'è. O forsi dovè bever ancora un poco.
  9. El molesto.
    Quello che invece vede babe patate ovunque e cerca di ingrumarsele, ma fallirà miseramente a causa dell'incapacità di imbastire una frase più complessa dell'ormai obsoleto "te se missi col mio amico?"
  10. L'oste.
    Eh bon, il personaggio migliore di tutti, quello che porta el magnar e el bever po!

    Ou ma no doveva esser cinque i personaggi?
    XE CINQUE, solo che ormai dopo tropi otavi vedè dopio.

Bon, e adesso non vi resta che andare a comprare il libro e regalarlo a tutti!
Se no le prossime volte in osmiza becherè solo quel cola chitara che sbaia, ocio!

L'Osmiza sul mare lo trovate in tutte le librerie di Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
Oppure comodamente online a questo link.



E per restar agiornado cole monade, iscrivite ala monadesletter:


lunedì 19 dicembre 2016

Care segnalazioni: sì alla doppia fila regolare in via Giulia

Finalmente su Segnalazioni una proposta intelligente per sfruttare al massimo le potenzialità di via Giulia.
Un do striche bianche e via tuti in dopia fila!




P.s. L'Osmiza sul mare, il nostro nuovo libro, è quinto nella narrativa italiana in FVG. Grazie a tutti!
Lo trovate in tutte le librerie di Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
Oppure comodamente online a questo link.
O anche in formato ebook.

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sabato 17 dicembre 2016

Le 5 peculiarità del vin de osmiza

Continua la settimana dedicata alle Osmize (Qua i dieci motivi per andare in Osmiza e la storia di Nosepolis, città del No se pol). Insomma ogni scusa è buona per parlare del nuovo bellissimo libro L'osmiza sul mare.
L'obiettivo di questo viral guerrilla luganeega marketing xe che gavè le bale talmente piene de sta Osmiza sul mare che domani andè in libreria e le comprè tute cussì no ghe ne xe più e po bon ;)
Oltre che in libreria a 10 euri, lo trovate anche comodamente online a questo link.

LE CINQUE PECULIARITA' DEL VIN DE OSMIZA


foto ciolta da frascheprivateosmize.wordpress.com


  1. Ci sono due tipi di vino: bianco e rosso.
    O bianco e nero, a seconda del tifo calcistico. Da non confondere però col nero-caffè, se no xe casin e l'oste no capissi più gnente.
    Il rosso può essere delle seguenti tipologie:
    A. Bon, dei, se pol bever.
    B. Xe asedo ciò.
    Il bianco può essere delle seguenti tipologie:
    A. Bon, dei, se pol bever.
    B. Doman matina go un tuono in testa ou.
    Combinandoli assieme, il risultato della vostra esperienza in osmiza potrà dunque essere uno dei seguenti:
    AxA= Che bela che xe Trieste.
    AxB= Stamatina go un trapano intel zervel ma ara che bei labri rossi sexy che go.
    BxA= Figada, go bevù ben e me son anca condido la rucola.
    BxB= I orari de visita a Catinara xe dale 14 ale 15, passè trovarme e ricordeme chi son.
  2. Il vino in osmiza non costa un clinz. E per otimizar l'istrianità, te pol regolar la gradazion de spritz in base al miglior raporto petess/bori. L'istrian top rank bevi aqua nusando el vin. E el se impetessa comunque.
  3. La macchia di vino rosso si lava col vino bianco. Poi la macchia di vino bianco si lava col vino rosso. Poi sto mix di macchie si lava cola trapa. Poi la camisa sarà ormai una merda, manderè a remengo sta monada, spuzerè de alcol, resterè a torso nudo ma canterè avanti e viva l'A e po bon.

  4. Il vino favorisce la socialità. Almeno, questo xe quel che te par de ricordar che i te gaveva dito. Stamatina però, distirado per tera in strada senza gnanca saver come te ghe son rivà, te son bastanza sicuro de esser solo come un mona.
  5. Una coppa di buon vino fa coraggio e fa morbino.
    Ocio. El mulo ga l'asso de coppe e te la sta per cazar a cotecio.
  6. Bonus per muleria degli anni '90. Pochi lo sanno, ma il temibile colpo segreto di Phoenix "fantasma diabolico", altro non è che l'effetto di una mina galattica de vin bianco de osmiza.
    Per chi non ricordasse il colpo in questione, ecco un video esplicativo:



Bon, e adesso non vi resta che andare a comprare il libro e regalarlo a tutti!
Se no Phoenix ve fa el fantasma diabolico, ocio!

L'Osmiza sul mare lo trovate in tutte le librerie di Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
Oppure comodamente online a questo link.


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giovedì 15 dicembre 2016

Nosepolis, la città del no se pol

Secondo racconto in anteprima tratto da L'osmiza sul mare, il libro regalo di natale più cocolo del mondo. Dopo la storia comica di Arsalan, il genio moderno, ecco la storia di Nosepolis e Bondeifemo, due città vicine geograficamente ma lontane per mentalità.

Questa è una delle ventitré storie contenute nel libro, che è appunto una raccolta di racconti di generi diversi, narrati dagli strampalati personaggi che troveremo ai tavoli dell'Osmiza sul mare.
Lo trovate in libreria a 10 euro o comodamente online a questo link.

LE CITTA' DEI PRO E DEI CONTRO
Il racconto dell'anziano coi baffi

Quella che vi racconto è una storia antica, molto antica. Parla di due città, Nosepolis e Bondeifemo, geograficamente vicine, ma culturalmente molto distanti.
Nosepolis era famosa per essere la città del no se pol, del non si può. Il perché era presto detto. Ogni volta che veniva proposta una nuova iniziativa, subito c’era chi organizzava dei comitati contrari, e ben presto ci si ritrovava tutti in piazza a protestare. C’era chi era contro perché il progetto gli arrecava un danno, chi perché cambiava le proprie abitudini, chi perché andava a intaccare il suo portafoglio e c’era infine chi era contro per principio, perché, diceva, “Se finora è andato bene così, non c’è motivo di cambiare”. Esisteva, a dirla tutta, anche un’ala moderata, che non si dichiarava totalmente contraria alle novità, ma seguiva l’equilibrata linea di pensiero riassunta dal motto “Quando si fanno le cose, bisogna farle perfette, altrimenti è meglio non farle”. Spesso, durante le manifestazioni contro, lo scherno raggiungeva un livello molto alto, e in numerose occasioni si arrivava addirittura agli insulti.
La città vicina, Bondeifemo, era invece l’esatto opposto. Ogni giorno c’era chi proponeva dei progetti e delle iniziative inedite, spesso anche strane. E subito si organizzavano manifestazioni pro.
Erano le città dei pro e dei contro.
Col passare del tempo la città dei contro cominciò inevitabilmente a soffrire di un certo immobilismo. Tutto era perennemente uguale a se stesso, e Nosepolis stava pian piano chiudendosi nel limbo dell’obsolescenza.
La città dei pro, invece, non solo realizzava i progetti via via proposti, ma addirittura favoriva gli incontri e lo sviluppo quotidiano di idee sempre nuove. Perché alle manifestazioni pro si respirava uno stimolante spirito collaborativo, e spesso le persone si scambiavano opinioni su come migliorare ulteriormente la realizzazione di un progetto, o si proponevano in prima persona per dare il proprio contributo. Insomma, si respirava un’aria di continuo sviluppo.
Finché arrivò il progetto vento.
A quei tempi, il vento non esisteva. Esistevano le correnti del mare, quelle sì. Ma il vento no, era qualcosa di sconosciuto, almeno nelle due città dei pro e dei contro.
Un giorno un mercante giunto da un mondo lontano si presentò ai due sindaci, dicendo loro che gli sarebbe piaciuto trasferirsi in quelle terre, che trovava così ricche di fascino. E per impreziosire la propria richiesta, offrì loro un dono: il vento. Ma il vento era uno solo, o c’era o non c’era, per cui serviva il benestare di entrambe le città per poterlo accettare.
Subito gli abitanti della città dei pro organizzarono una manifestazione a favore del vento. Una novità così stimolante diede immediatamente la stura alla loro fantasia, e già c’era chi ne decantava i possibili utilizzi, per la costruzione di nuovi mezzi di trasporto o come fonte di energia per i mulini.
Gli abitanti della città dei contro, di rimando, scesero in piazza a manifestare contro il vento. Un elemento dalla tale forza e imprevedibilità non poteva portare con sé nulla di buono. E se anche qualcosa di buono ci fosse stato, finora ne avevano sempre fatto a meno, quindi tanto valeva continuare così, senza rischi di sorta, fedeli alle loro abitudini consolidate.
La situazione sembrava dunque trovarsi in uno stallo difficilmente superabile, viste le posizioni diametralmente opposte delle due popolazioni.
Finché uno dei cittadini più carismatici di Nosepolis disse che in un’occasione così importante, con addirittura un’altra città da convincere riguardo alla malvagità della prospettata novità, i soliti slogan e insulti non erano sufficienti, ma andava messo in atto un gesto di disprezzo estremo. Pisciare sull’iniziativa altrui, questo andava fatto.
E così fecero. Al mio tre, disse il cittadino carismatico. E al suo tre tutti gli abitanti della città dei contro orinarono contro il vento.
Le conseguenze di quel gesto di scherno sono facili da immaginare.
Da quel giorno gli abitanti della città dei contro compresero che forse organizzare sempre manifestazioni contro non era la strada migliore verso il progresso. E così, piano piano, come in tutti i grandi cambiamenti, la mentalità della città si trasformò, e anche Nosepolis divenne più aperta alle novità.


Bon, e adesso non vi resta che andare a comprare il libro e regalarlo a tutti! 
BON DEI FEMO! ;)

L'Osmiza sul mare lo trovate in tutte le librerie di Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
Oppure comodamente online a questo link.
O anche in formato ebook.

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martedì 13 dicembre 2016

I dieci motivi per andar in Osmiza

Ah, l'osmiza. Ecco i dieci motivi per cui i triestini amano le osmize. Da oggi uno in più: il bellissimo libro L'Osmiza sul mare che trovate in libreria! (messaggio promozionalsubliminale).

  1. Perché l'osmiza xe el paradiso del triestin.
    Qualchidun obieterà che invece xe Barcola.
    Xe vero. Solo che co te tiri i crachi a Barcola, svolando in ziel te se pol fermar su in Osmiza un salto prima de andar de San Piero.
    E te lo troverà là a impetessarse.
  2. Perché xe meio un bicer de dalmato che l'amor mio che mi tradisce.
    Sì, ma in osmiza miga i te da dalmato.
    Coss'te frega, te son beco, sta zito e bevi.
  3. Perché i te dà de bever in quei biceri che ormai no te trovi più de nissuna altra parte: i biceri de otavo.
    Cussì te pol star atento a quanto vin te bevi.
    Ma tanto dopo el quarto no te sarà più in grado de contar.
  4. Perché... vin rosso o bianco?
    No so, l'importante xe cior anche ovi duri che fa fondin.
  5. Perché vardar el menu no servi, basta dir: "la me porti un piato con un poco de tuto per quatro, dei".
  6. Perché no ga oio de palma. Al limite oio de tricheco per onzerse el bunigolo.
  7. Perché xe un dei posti in cui te pol dar magiormente sfogio dela tua perfeta pronuncia triestina: omboglio, sagliame, ossocoglio, rucoglia... se no i ga el gl no i lo vendi.
  8. Perché comunque... ou ma questo ala fine iera ombolo o ossocolo?
  9. Perché xe un endemismo del Carso triestin che no so cossa vol dir ma fa figo.
  10. Perché el parsuto el par suto.
  11. (ve gavevimo dito che dopo el quarto bicer no te son più in grado de contar!) Perché se te son sgaio te imbriaghi le mule, te ghe disi che la frasca in realtà xe vischio e quindi dovè basarve là de soto.
  12. Perché xe un'usanza che risali al'impero austrungarico e quindi, come tute le robe austrungariche, xe una figada. E se stava meo co se stava pezo.
  13. Perché in osmiza xe ambientado el belissimo libro dal titolo L'Osmiza sul mare!
    Te lo trovi in tute le librerie de Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
    Opur comodamente online a questo link.

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